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La crisi soffia anche per le farmacie di Berlino: 105 in meno in dieci anni

27 Luglio 2019

In dieci anni la città di Berlino ha perso 105 farmacie, 22 nel 2018 e 19 l’anno precedente. E’ il conteggio che arriva dal LaGeSo, l’Ufficio statale per la salute e gli affari sociali, cui competono vigilanza e attività ispettiva sugli esercizi farmaceutici della capitale tedesca. La persistenza del saldo tra nuove aperture e chiusure definitive (in Germania, come noto, non c’è Pianta organica) ha spinto il quorum poco sotto la media nazionale: 22 farmacie ogni 100mila abitanti rispetto alle 23 del resto del Paese (la media in Europa è di 31 farmacie ogni 100mila abitanti).

Secondo il LaGeSo all’origine della protratta contrazione potrebbe esserci il rincaro delle locazioni immobiliari, che nella capitale si protrae da diversi anni. Di certo, assicurano i funzionari, non si tratta dell’unica causa e dietro a ogni chiusura c’è una storia con il suo specifico contesto. «È triste» commenta Kerstin Kemmritz, presidente dell’Apothekerkammer di Berlino, alla rivista tedesca Daz.online «che molte farmacie non riescano più a trovare acquirenti. In veste di rappresentanti della professione, dobbiamo chiederci se avremmo potuto impedire questa o quella chiusura».

Per Kemmritz, inoltre, i numeri dimostrano che la crisi non soffia soltanto per le farmacie dei piccoli paesi o delle aree rurali, ma anche per quelle delle grandi città. I dati dell’Abda, il sindacato delle farmacie tedesche, dicono in effetti che nel 2018 il numero degli esercizi in attività è calato in tutto il Paese di 325 unità (97 aperture e 422 chiusure), il che porta il totale delle farmacie in servizio nel 2019 a 19.423.