estero

In Francia sono le farmacie a promuovere il Fascicolo sanitario elettronico

7 Novembre 2018

E’ partita ieri sera in grande stile la campagna dell’assurance-maladie (la Sanità francese) per pubblicizzare il Dmp, Dossier medicale partagé, l’equivalente del nostro Fascicolo sanitario elettronico. L’obiettivo è quello di riuscire a fare in modo che entro il 2022 almeno 40 milioni di francesi abbiano aperto e usino il Dmp, dove verranno raccolte e conservate tutte le informazioni individuali relative a stato di salute e informazioni cliniche, proprio come una cartella sanitaria digitale. Per raggiungere l’obiettivo, ambizioso visto che dall’inizio dell’anno sono stati aperti soltanto 360mila Dossier, l’assurance-maladie conta sulla pubblicità ma soprattutto sulle farmacie del territorio: una metà circa dei Dmp finora attivati si devono alla buona volontà dei farmacisti, riferisce in un articolo Le Quotidien du pharmacien, nonostante i francesi abbiano a disposizione anche altre strade (online, dal portale istituito dal Ministero, oppure rivolgendosi alla propria cassa-malattia).

Le farmacie, d’altronde, hanno i loro buoni motivi per sostenere la diffusione del Dmp. Innanzitutto per ogni apertura effettuata ricevono dall’Uncam, l’Unione delle casse-mutua, un euro di compenso; in secondo luogo – ed è questa certamente la motivazione principale – il Dmp (dove P sta per partagé, ossia condiviso) potrà essere consultato non solo da medici, pediatri e infermieri, ma anche dai farmacisti. I quali, così, avranno accesso a una rilevante quantità di informazioni cliniche e mediche, di estrema utilità per organizzare i servizi in farmacia. «Il Dossier medicale partagé» ricorda il presidente della Fspf «è uno strumento importante nella gestione dei pazienti sul territorio e dell’assistenza domiciliare. Rappresenta la risorsa essenziale per assicurare i servizi verso i quali è orientata la nostra professione, che si tratti di missioni di coordinamento, cooperazione o sostegno». Al momento, invece, la legislazione italiana esclude i farmacisti dalla consultazione del Fascicolo sanitario elettronico.