Le farmacie di Mentone, rinomata località turistica della Costa Azzurra, hanno sospeso da alcuni giorni il servizio notturno feriale. La decisione, che riflette una tendenza già diffusa in altre zone della Francia, è stata presa in seguito a una consultazione organizzata a fine 2024 dai due principali sindacati dei farmacisti titolari che lavorano nel dipartimento delle Alpi Marittime. Secondo Raphaël Gigliotti, presidente della Fspf (Fédération des Syndicats Pharmaceutiques de France, il sindacato maggioritario), il confronto ha rivelato un consenso unanime tra i professionisti presenti: «È tempo di fermare i turni notturni in settimana per evitare un affaticamento eccessivo, che è ormai significativo».
Fino al 2024 i farmacisti di Mentone si alternavano per garantire il servizio notturno dalle 20 alle 8, ma il calo della domanda ha reso sempre meno sostenibile la continuità del servizio. La decisione è stata formalmente approvata dall’Ars (Agence Régionale de Santé, l’Agenzia Regionale della Salute), che regola l’organizzazione sanitaria sul territorio. Un farmacista del centro città, citato dal quotidiano Nice Matin, ha commentato: «Questa decisione mi ha sorpreso, ero abituato a rispettare il mio turno come tutti gli altri. Tuttavia, è innegabile che le vere urgenze siano sempre più sostituite da una semplice percezione di necessità».
Il problema, come sottolinea Gigliotti, riguarda l’intera categoria: «Il farmacista è in farmacia già dalle prime ore del mattino e, dopo una notte di guardia, è comunque operativo il giorno successivo. Bisogna considerare la realtà sul campo: a Mentone i medici sono sempre più anziani e meno disponibili per le guardie. La domanda di farmaci d’urgenza dipende dalle prescrizioni mediche, ma con il calo delle ricette i farmacisti e il loro personale restano bloccati la notte per richieste quasi inesistenti».
Si registra inoltre una tendenza crescente dei residenti e dei turisti a rivolgersi alle strutture di Monaco (Principato con extraterritorialità) per esigenze mediche notturne, riducendo ulteriormente la necessità di un servizio di turno locale.
Tuttavia, questa sospensione non è definitiva: secondo Gigliotti, se in futuro emergessero nuovi bisogni medici, la questione potrebbe essere riconsiderata. Rimane invece garantito il servizio di farmacia di turno la domenica, dalle 8 alle 20.