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Regno Unito, allarme per alcuni casi di re-infezione dopo cura con paxlovid

27 Maggio 2022

Secondo quanto riferisce un articolo del Pharmaceutical Journal, l’Agenzia britannica del farmaco avrebbe ricevuto alcune segnalazioni di pazienti risultati positivi a Sars-CoV-2 dopo avere completato il trattamento con paxlovid, l’antivirale di Pfizer per il trattamento precoce delle forme lievi di covid nei pazienti a rischio. La Medicines and healthcare products regulatory agency (Mhra) ha affermato che la casistica è in linea con le evidenze emerse dagli studi clinici sul farmaco, nei quali circa l’1-2% dei pazienti ha continuato a risultare positivo dopo un ciclo di trattamento.

Secondo l’Agenzia, in particolare, il limitato numero di rimbalzi osservati dopo la terapia con paxlovid «potrebbe avere diverse cause». In ogni caso, «sulla base dei dati a nostra disposizione, il bilancio tra benefici e rischi per paxlovid rimane favorevole all’indicazione dell’autorizzazione». I pazienti che mostrano sintomi di covid-19 dopo avere completato un trattamento con paxlovid, è il consiglio della Mhra, dovrebbero consultarsi con il proprio medico di fiducia.

Penny Ward, docente di medicina al King’s College di Londra, ha ricordato che non è «del tutto insolito» osservare un “rimbalzo” in pazienti sotto trattamento con antivirali, «in particolare se si tratta di individui immunodepressi, a causa di malattie o di altri farmaci co-somministrati». Sarebbe invece preoccupante se la re-infezione fosse collegata a un virus resistente sopraggiunto durante il trattamento. «Al contrario dei pazienti con un sistema immunitario funzionante» spiega Ward «gli immunodepressi farebbero fatica a eliminare il ceppo resistente, che riemergerebbe una volta completato il trattamento con l’antivirale».

Secondo il Pharmaceutica Journal anche negli Stati Uniti si registrano casi di pazienti che hanno riportato un improvviso rimbalzo dei sintomi e della carica virale dopo aver completato la terapia con paxlovid. Diversi esperti hanno consigliato agli operatori sanitari di informare i pazienti trattati perché prestino attenzione ai sintomi da covid e nel caso effettuino un tampone.

I rapporti dagli Usa, in particolare, raccontano di pazienti che hanno avviato la terapia con paxlovid, in seguito a positività al covid, completato il trattamento risultano negativi e diversi giorni dopo tornano positivi. Gli esperti stanno ancora vagliando tutte le ipotesi, ma la preoccupazione è che questi episodi siano dovuti allo sviluppo di ceppi di covid resistenti agli antivirali, che riemergerebbero al termine della terapia farmacologica.