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Sondaggio, farmacia dei servizi in tre presidi francesi su quattro

26 Settembre 2023

In Francia quasi tre farmacie su quattro eroga i servizi pattuiti e remunerati dalla convenzione con la Cnam, la mutua pubblica. Ma tra i farmacisti che non li offrono, due su tre adducono per motivo la mancanza di tempo e un po’ meno di uno su due la carenza di personale.

I dati arrivano dal sondaggio condotto tra luglio e agosto dal Quotidien du Pharmacien e Call Medi call su un campione rappresentativo di 1.026 presidi del territorio: i servizi in farmacia, è la prima evidenza proveniente dalla ricerca, rappresentano ormai una pratica radicata nell’attività del farmacista del territorio, tanto che il 74% del campione dichiara di proporre nel suo esercizio una o più “missioni” (il nome con cui in Francia sono conosciuti i servizi). In particolare, il 38% dice di proporre test e screening (tumore del colon-retto, tamponi antinfluenzali e anti-covid, angina, diabete eccetera), il 25% somministra vaccini, l’11% offre teleconsulto e teleassistenza.

Interessanti anche le risposte di quella parte della categoria che invece ha preferito rinunciare ai servizi: il 67% adduce la mancanza di tempo, il 43% l’insufficienza di personale, il 19% la mancanza di spazio. Una fetta molto limitata di titolari, il 6%, chiama invece in causa l’inadeguatezza della remunerazione.