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Stampa 3D, a Glasgow modificata printer per produrre farmaci

26 Gennaio 2018

Sembra farsi sempre più vicino il giorno in cui pure pillole e compresse potranno essere prodotte con una stampante 3D. Incoraggia tale previsione lo studio condotto da alcuni ricercatori dell’università di Glasgow, che ha consentito di mettere a punto una metodologia innovativa per la fabbricazione rapida di farmaci e altri composti. In sintesi, gli autori hanno modificato una normale stampante 3d perché utilizzi alla stregua dell’inchiostro sostanze chimiche e materie prime. L’apparecchio che ne è risultato, chiamato Reactionware, dispone di una serie di contenitori comunicanti che permettono di miscelare reagenti e solventi secondo un ordine predefinito, nei tempi e nelle quantità volute.

Grazie a tale adattamento, la stampante può riprodurre quattro differenti reazioni chimiche. Per Leroy Cronin, team leader del gruppo di ricerca, Reationware sarà lo strumento che renderà la chimica democratica e accessibile a tutti: grazie a questa printer 3D, infatti, potremo fabbricare direttamente in casa farmaci e prodotti chimici nel momento stesso in cui ne avremo bisogno. Ma forse, questo più che futuro è utopia. (AS)