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Ucraina, l’Oms: metà delle farmacie del territorio chiuse per la guerra

9 Aprile 2022

In Ucraina il 50% delle farmacie risultano attualmente chiuse a causa della guerra, che fa anche contare più di 100 attacchi ai danni del sistema sanitario. Il rapporto arriva dall’Oms ed è stato presentato l’altro ieri dalla stampa dal direttore generale dell’Organizzazione, Tedros Ghebreyesus: a oggi, ha spiegato, sono stati contati 89 atti di guerra contro le strutture sanitarie del Paese, mentre i restanti hanno preso di mira principalmente i servizi di trasporto, comprese le ambulanze; il bilancio è di 73 persone uccise e 51 ferite, inclusi operatori sanitari e pazienti.

L’Oms si è detta «indignata» per questi attacchi, che costituiscono «una violazione del diritto internazionale». Anche le farmacie ucraine stanno pagando a caro prezzo il conflitto. Secondo il direttore della sezione europea dell’Oms, Hans Kluge, «si presume che il 50% delle farmacie ucraine siano chiuse». Gli aiuti, dal canto loro, riescono ad arrivare soltanto in alcune aree, ma altre restano completamente escluse. «Finora» ha riferito Kluge «l’Oms è riuscita a consegnare 185 tonnellate di apparecchiature mediche nel Paese, raggiungendo mezzo milione di persone». Ora la priorità ora è far arrivare i soccorsi a Mariupol.