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Uk, nell’ultima stagione 14.500 morti in eccesso per influenza più severa

28 Giugno 2023

Nella stagione 2022/2023 il Regno Unito ha registrato 14.500 morti in eccesso per infezioni influenzali rispetto agli anni passati, la cifra più alta da un quinquennio a questa parte. I dati, riferisce un articolo della rivista Chemist&Druggist, arrivano dall’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (Ukhsa): l’ultima stagione influenzale, spiega un rapporto, è iniziata prima del solito e ha visto un significativo aumento dei ricoveri, anche se sul picco potrebbe aver inciso l’attività di testing che quest’anno è stata molto più intensa che in precedenza.

La notizia, ricorda Chemist&Druggist, arriva poco dopo la pubblicazione da parte del governo delle raccomandazioni per la nuova stagione, che consigliano a farmacie e altri appaltatori del Nhs di diversificare tra più fornitori i loro acquisti di vaccini, in modo da «mitigare il rischio di insufficienza delle forniture».

L’Ukhsa, inoltre, ha attribuito la morbilità dell’ultima stagione influenzale al ceppo dominante dell’influenza, H3N2, che colpisce con maggiore gravità le fasce più anziane. L’Agenzia ha anche affermato che i dati dimostrano come l’adozione di misure di distanziamento sociale durante la pandemia da covid-19 hanno portato anche a una «ridotta circolazione dell’influenza», da cui un abbassamento delle difese che oggi rendono alcune fasce «più suscettibili» del solito all’infezione.

I vaccini messi a disposizione per l’ultima stagione, prosegue tuttavia l’Ukhsa, si sono dimostrati all’altezza del ceppo in circolazione e le vaccinazioni effettuate da farmacie e altre strutture «hanno ridotto significativamente» il rischio di malattie gravi.

Per le persone di età superiore ai 65 anni, in particolare, la vaccinazione antiflu ha ridotto di un quarto il rischio di ospedalizzazione, mentre in altri casi il rischio si è ridotto di un terzo e nei bambini di due terzi.