eventi

Desenzano, farmacie al centro del convegno Forum Sanità Lombarda Futura

25 Giugno 2022

Quando si parla di cure di prossimità, non si può lasciare fuori la farmacia del territorio. Tutti d’accordo sul punto al Forum Sanità Lombarda Futura, la due giorni congressuale che giovedì 23 e venerdì 24 giugno ha riunito a Desenzano (Brescia), sulle rive del lago di Garda, stakeholder e decisori del sistema sanitario regionale. L’evento scaturisce da un progetto promosso da Ecole in collaborazione con Confindustria Lombardia, Farmindustria, Aiop Lombardia, università degli Studi e Politecnico di Milano, Cluster lombardo scienza della vita e Fondazione Sanità Futura, e ha per obiettivo quello di istituzionalizzare un think tank regionale costituito da direttori di aziende sanitarie pubbliche e private, referenti della medicina e della farmacia territoriale, opinion leader sanitari, delegati di associazioni di pazienti, rappresentanti del mondo dell’impresa e docenti universitari, che proponga soluzioni condivise e innovative a chi governa la sanità regionale.

Nella fase più acuta, è la considerazione dalla quale hanno preso il via i lavori, la pandemia ha accelerato processi sinergici che hanno coinvolto l’intera filiera sanitaria. Ora, occorre trovare una nuova armonia per questo sistema complesso che coinvolge player eterogenei, espressione del pubblico così come del privato.

Nei due giorni si è così parlato di procurement, medicina territoriale, digitalizzazione, risorse umane e integrazione tra pubblico e privato. E ogni volta che la discussione toccava il tema delle cure primarie, la farmacia è sempre stata citata. Come nel caso di Giovanni Pavesi, dg della Direzione generale Welfare della Regione Lombardia, che nel suo intervento ha enfatizzato il ruolo dei presidi dalla croce verde come “point of care” (punti di cura) di prossimità. O come Walter Bergamaschi, direttore generale dell’Ats di Milano, che ha ribadito l’imprescindibilità delle farmacie in una sanità territoriale efficiente e vicina agli assistiti.

Un altro punto che ha messo tutti d’accordo è quello della gestione proattiva delle cronicità, con i rappresentanti della sanità privata che si sono fatti avanti per fornire servizi alle Case di comunità. «Abbiamo calcolato che in media ogni Casa di comunità dispone nel proprio bacino di 13 farmacie» ha osservato nel suo intervento Dario Castelli, vicepresidente di Federfarma Milano «anche noi dunque potremmo supportare le medicine di gruppo in attività come la telemedicina. È evidente già fin d’ora, infatti, che le Case di comunità non potranno fare tutto».

Castelli infine, ha ricordato i numeri che riassumono l’impegno quotidiano dei presidi dalla croce verde: «Ogni giorno entrano nelle farmacie lombarde oltre 600mila persone, da novembre a oggi abbiamo effettuato oltre 400mila vaccinazioni covid e in un anno sono state erogate 80mila prestazioni di telemedicina».