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Carenze, Adf: anche regioni al tavolo del ministero per evitare azioni isolate

3 Febbraio 2023

Al tavolo sull’approvvigionamento dei farmaci convocato dal ministro Schillaci dovrebbero trovare posto anche le Regioni, alcune delle quali di recente hanno invitato gli organismi di controllo a intensificare la vigilanza su distributori e farmacie. È quanto scrive l’Associazione distributori farmaceutici (Adf) in una lettera inviata nei giorni scorsi al ministero della Salute per riconfermare il proprio apprezzamento all’iniziativa del dicastero.

Difficile non collegare l’intervento di Adf alla circolare diramata un paio di mesi fa dalla Regione Campania, che oltre a fornire istruzioni a medici e farmacie incaricava i Nas di verificare se i soggetti autorizzati «siano approvvigionati e/o abbiano attuato un piano di approvvigionamento con le aziende produttrici dei farmaci considerati “carenti”» e che tali prodotti non siano “sottratti” al mercato regionale.

«Tali iniziative a macchia di leopardo sul territorio» osserva nella lettera il presidente di Adf, Walter Farris «non potranno che confermare quanto da tempo ampiamente segnalato da tutte le sigle della filiera, e cioè che sulla disponibilità di diversi farmaci nel ciclo distributivo impattano significativamente fattori esterni al comparto e ben noti a tutti (scarsità di materie prime, escalation dei costi per l’’energia e i carburanti eccetera)».

D’altronde, prosegue Farris, già un anno fa «si iniziavano a registrare importanti ritardi nella consegna delle merci ai produttori e ai distributori e, di conseguenza, anche Adf segnalava crescenti complessità per assicurare rifornimenti completi alle farmacie secondo modi e tempi consueti. Nei mesi seguenti ci univamo alle altre sigle della filiera per segnalare che il fenomeno si faceva sempre più critico, e necessitava dell’attenzione delle istituzioni in una logica di sistema».

Non va poi dimenticata «la sotto-remunerazione che ci viene imposta dalla normativa e per la quale attendiamo interventi e misure eque da oltre un decennio». È quindi indispensabile, conclude Farris, che al tavolo ministeriale «si ragioni, si condividano dati e si valutino iniziative in maniera sistemica con le Istituzionale nazionali (Ministero, Aifa, Nas, mmg) e tutti gli attori della supply chain, ma anche con le Istituzioni regionali che operano nei territori».