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Deblistering, Assofarm: risorsa anche contro le antibioticoresistenze

2 Marzo 2023

Deblistering e personalizzazione delle dosi dovrebbero diventare uno dei servizi stardard delle farmacie del territorio non soltanto perché incoraggiano e migliorano l’aderenza terapeutica, ma anche perché rappresentano un argine allo sviluppo delle antibioticoresistenze. È quanto scrive il segretario generale di Assofarm, Francesco Schito, sull’ultimo numero dell’house organ dell’associazione: «Secodo l’Oms» scrive Schito almeno 700mila persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antibiotici. E le prospettive sono ancora più allarmanti: un rapporto dell’Ocse ha evidenziato che la resistenza agli antibiotici potrebbe causare fino a 3,5 milioni di decessi l’anno nel prossimo futuro. Alcune stime suggeriscono che entro il 2050 potrebbero verificarsi nel mondo fino a 10 milioni di morti in più all’anno, pari al tasso dei decessi per cancro nel 2020».

Il fenomeno, dunque, ha tutte le dimensioni per diventare uno dei temi prioritari della cosiddetta “greener pharmacy”, cioè la farmacia che persegue pratiche e politiche ecologiche volte a ridurre l’impatto ambientale delle attività farmaceutiche. In questo modello – di cui s’è parlato «in recente incontro dell’Unione europea delle Farmacia sociali», continua Schito – ci sono al centro tutte le azioni «volte a ridurre l’impronta ecologica dei nostri presidi, utilizzando materiali e prodotti biodegradabili, ma anche procedure che calano la produzione dei rifiuti e aumentano il riciclo dei materiali, che adottano tecniche di conservazione dell’energia e utilizzano fonti rinnovabili».

Non solo: «le green pharmacy, tutte insieme, potrebbero attivare una vera e propria azione di sensibilizzazione per spingere l’industria farmaceutica a ridurre le componenti non biodegradabili di farmaci e della plastica, utilizzata per il blisteraggio». Si configura in sostanza un «approccio olistico» alla questione della sostenibilità ambientale che, assicura Schito, «certamente rientrerà nei futuri programmi di sviluppo delle nostre Farmacie Comunali».

E in questo approccio, un tema da considerare assolutamente è proprio quello dell’antiboticoresistenza, «un dramma sanitario globale nelle dimensioni e terribilmente grave nelle sue conseguenze». Le risposte, avverte il segretario generale di Assofarm, «dovranno necessariamente passare dalle istituzioni internazionali e nazionali. Operativamente però, le farmacie possono giocare un ruolo importante».

Ed è qui che entrano in gioco deblistering e personalizzazione delle dosi, che «produrrebbe il duplice beneficio di impedire l’abuso assuntivo di antibiotici (col relativo effetto-assuefazione) e al contempo evitare lo spreco di risorse economiche spese in farmaci in esubero rispetto alla terapia prescritta».

Il dosaggio personalizzato in farmacia degli antibiotici, in sostanza, come leva per accrescere l’aderenza terapeutica ma anche ridurre gli sprechi, l’uso inappropriato di tali farmaci e la loro dispersione nell’ambiente. «Se c’è una cosa che abbiamo imparato dalla pandemia» conclude Schito «è che ogni farmacia, indipendentemente dalle dimensioni o dall’ubicazione, è un collegamento insostituibile tra i grandi piani sanitari e ogni angolo territoriale del nostro Paese».