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Fentanil, allerta Ministero: vigilare su furti. Boom di consumi e decessi negli Usa

20 Febbraio 2024

Farmacie e depositi farmaceutici rafforzino vigilanza e ogni altra misura utile a «scongiurare possibili sottrazioni illecite di farmaci contenenti fentanil». È l’avviso diramato dal ministero della Salute alla filiera farmaceutica – così come agli Ordini di farmacisti, medici e veterinari – in seguito all’allerta di grado 3 (il livello massimo) emesso dal Sistema nazionale di allerta precoce (Snap) del dipartimento per le Politiche antidroga. All’origine dell’allarme il boom dei consumi di fentanil da tossicodipendenza, in particolare negli Usa dove i decessi per overdose sono aumentati di oltre 50 volte tra il 2010 e il 2021 e l’oppioide sintetico uccide in media 180 persone al giorno.

La domanda, in forte crescita, ha così alimerntato un mercato nero – scrive il Ministero – che «si alimenta della sostanza mediante sottrazione dai canali leciti di distribuzione». Dal 2016, continua la nota, lo Snap ha diffuso numerose comunicazioni su sequestri, intossicazioni e decessi in ambito nazionale ed europeo che riguardano il fentanil o i suoi analoghi.

Gli effetti dei fentanili, ricorda ancora il Ministero, «includono euforia, rilassamento, analgesia, sedazione, rallentamento del cuore, ipotermia e depressione respiratoria. È quest’ultimo a rappresentare il pericolo maggiore per i consumatori, in quanto, a causa dell’elevata potenza, che può superare di 10.000 volte la morfina, piccole quantità possono causare intossicazioni acute potenzialmente letali come risultato di una depressione del centro respiratorio». La somministrazione tempestiva di naloxone, conclude la comunicazione, «può invertire rapidamente gli effetti dell’intossicazione».

Oltre a elevare la vigilanza contro possibili furti, avverte ancora il Ministero, farmacie e distributori sono invitati ad «allertare tempestivamente le forze dell’ordine nel caso si verificassero sottrazioni illecite o vi fossero altri elementi o fatti, di qualsiasi natura, ritenuti idonei a causare utilizzi dei citati farmaci al di fuori dei canali previsti dalle norme vigenti».