dalla lombardia

Carabinieri e Nas sgominano traffico di ossicodone verso Usa

15 Dicembre 2023

Partiva dalla Lombardia e finiva negli Stati Uniti il traffico illegale di ossicodone scoperto dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Pavia e dal Nas di Cremona con un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia che ha portato in carcere otto persone. La banda faceva incetta del farmaco, che negli Usa non è più in commercio da tre anni in seguito al noto scandalo delle tossicodipendenze da antidolorifici (oltre 100mila morti per overdose nel 2021), grazie a false prescrizioni ottenute con il furto di ricettari e timbri da diversi ospedali lombardi, tra i quali Bergamo, Lodi, Milano, Voghera e Pavia..

Secondo quanto riferisce un articolo del Corriere della Sera, i carabinieri hanno analizzato circa 10mila ricette individuandone oltre 500 false. La banda, poi, si era organizzata in modo da eludere eventuali controlli nelle farmacie (una cinquantina) dove si recavano con le ricette false: i farmacisti che avevano sospetti telefonavano al numero indicato nel timbro contraffatto, dal quale rispondeva un complice che confermava la prescrizione. In questo modo, venivano elusi anche gli avvisi che Federfarma Lombardia e Ordine dei farmacisti trasmettono da tempo per notificare alle farmacie i furti di ricettari e alzare la guardia.

Lauti poi i guadagni ottenuti dall’organizzazione, che si procurava l’ossicodone gratuitamente, in regime di rimborso, e lo rivendeva oltreoceano 80-100 dollari a compressa, per ricavi di diverse migliaia di dollari. Secondo gli inquirenti, sarebbero state inviate negli Usa oltre 20mila pillole, per un guadagno di oltre 1,6 milioni di dollari e un danno erariale al Ssn di oltre 65 mila euro.

Ma il traffico scoperto da carabinieri di Pavia e Nas di Cremona non è certo un episodio isolato. Come riferisce un servizio del settimanale Panorama dell’altro ieri, sono in aumento un po’ in tutta Italia le prescrizioni false e i furti di oppiacei a base di ossicodone e non solo, per l’esportazione o il consumo nel mercato interno. Il giornale indica tra le cause il calo delle esportazioni di eroina dall’Afghanistan, fatto sta che ora il traffico di oppioidi collega principalmente Cina, Europa e Usa. E sui gruppi Whatsapp dei farmacisti capita sempre più spesso di leggere messaggi di titolari che chiedono ai colleghi consigli su prescrizioni sospette.