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Ragioneria dello Stato: nel 2021 ricette digitali +7% sul 2020 e +8% sul 2019

29 Ottobre 2021

La pandemia e le disposizioni sulla prescrizione digitale adottate nel contesto dell’emergenza sanitaria hanno determinato un cospicuo balzo alle ricette dematerializzate della farmaceutica convenzionata, che nei primi cinque mesi del 2021 sono cresciute del 7% rispetto allo stesso periodo del 2020 e dell’8% sul 2019. I dati arrivano dal Report sulla spesa sanitaria 2012-2020 pubblicato nei giorni scorsi dalla Ragioneria generale dello Stato. Il documento analizza su una scala di particolare dettaglio tutte le principali dinamiche che hanno caratterizzato la gestione finanziaria dell’assistenza pubblica in un decennio circa. E tra i capitoli del rapporto, ce n’è uno dedicato alla dematerializzazione delle ricette che offre numeri e percentuali d’indubbio interesse per le farmacie.

Come spiega il testo, la digitalizzazione delle prescrizioni Ssn è un processo la cui partenza ufficiale risale al primo gennaio 2014. Da quella data alla fine del maggio scorso, «sono state prodotte complessivamente circa 3,6 miliardi di ricette dematerializzate a carico del Ssn, delle quali oltre 2,9 miliardi dalla farmaceutica convenzionata e oltre 640 milioni dalla specialistica, territoriale e ospedaliera».

Nel corso degli anni, dice ancora il Report, la digitalizzazione delle ricette della convenzionata è cresciuta in modo continuativo: erano il 14% del totale nel 2014, il 47% nel 2015, il 76% nel 2016, l’82% nel 2017, l’85% nel 2018, l’86% nel 2019. L’andamento in progressiva frenata lasciava supporre che altri progressi sarebbero stati marginali, senonché la pandemia ha scompaginato le carte: l’Ordinanza 651 della Protezione civile datata 19 marzo 2020 ha consentito all’articolo 1 «l’utilizzo di strumenti alternativi al promemoria cartaceo della ricetta elettronica» per agevolare la spedizione delle prescrizioni; il decreto ministeriale 25 marzo 2020 ha autorizzato all’articolo 2 «la disponibilità della ricetta elettronica attraverso altri canali»; infine il dm 30 dicembre 2020 ha riconfermato le stesse disposizioni.

La dematerializzazione ha così subito un’ulteriore accelerazione: nel 2020 le ricette digitali sono state il 91% del totale, nei primi cinque mesi del 2021 sono cresciute ulteriormente e rappresentano il 94% di tutte le ricette prodotte per la farmaceutica convenzionata (vedi tabella).

 

 

Un’analisi dei progressi della dematerializzazione nelle singole regioni rivela però velocità nettamente diverse: nei primi cinque mesi del 2021 le ricette digitali ammontano a oltre il 95% del totale in Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Emilia Romagna, Campania e Sicilia, stanno sotto il 90% nella Provincia autonoma di Bolzano, in Friuli Venezia Giulia, in Toscana, in Abruzzo e in Sardegna.