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Ricetta bianca dem, ricorso delle parafarmacie al Tar contro decreto 9 dicembre

8 Marzo 2023

Sulla ricetta bianca dematerializzata le parafarmacie tornano a rivolgersi al Tar Lazio. Con un ricorso che impugna il decreto del 9 dicembre scorso di Mef e Salute, nel quale si davano disposizioni perché il sistema Sac di Sogei consentisse la spedizione delle ricette elettroniche bianche anche negli esercizi di vicinato, ma solo nel caso in cui siano presenti «esclusivamente farmaci non soggetti a obbligo di prescrizione medica».

Come si ricorderà, quel decreto discendeva da un’altra sentenza del Tar Lazio, datata 9 novembre, che aveva accolto il ricorso presentato nel maggio scorso da una novantina di parafarmacie per contestare l’esclusione degli esercizi di vicinato dal portale “Gestione ricetta elettronica bianca” di Sogei; la tesi dei ricorrenti, condivisa dal Tribunale, era che tale esclusione precludeva la possibilità di vendere «i prodotti di competenza» delle parafarmacie quando prescritti su ricetta digitale non rimborsata.

L’uscita del decreto venne accolta con soddisfazione dalle sigle del settore, tranne poi accorgersi che il passaggio dove i due Ministeri limitavano l’apertura alle ricette contenenti «esclusivamente» sop e otc forse non risolveva la questione come si sarebbero aspettate. Il 10 febbraio scorso, così, una cinquantina di parafarmacie si è ripresentata al Tar Lazio con un nuovo ricorso, che chiede l’annullamento del decreto del 9 dicembre nella parte in cui prevede che le funzionalità del Sac siano rese disponibili agli esercizi di vicinato nel caso in cui la ricetta elettronica bianca prescriva «esclusivamente» farmaci da banco.

Va detto che i giudici del Tar sembrano intenzionati a risolvere in fretta la questione: con un’ordinanza risalente al 23 febbraio scorso, infatti, il Tribunale ha già fissato la data della discussione di merito e, in vista di tale scadenza, ha chiesto a Sogei e Ministeri interessati di avere delucidazioni riguardo alla «concreta attuazione» del decreto del 9 dicembre, in particolare «se questa comporta l’impossibilità da parte del medico di generare ricette contenenti congiuntamente farmaci soggetti a prescrizione medica e farmaci non soggetti, oppure l’impossibilità per le parafarmacie di visualizzare le ricette miste ferma restando la possibilità da parte del medico di generarle». Federfarma non risulta al momento tra le parti costituite in giudizio, ma starebbe valutando un eventuale intervento.