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Sperimentazione farmacia dei servizi, ecco la griglia proposta al Ministero

29 Maggio 2019

Sono otto in tutto i servizi che Federfarma vorrebbe mettere alla prova nella sperimentazione triennale in nove Regioni voluta dalla Legge di Bilancio 2018: monitoraggio dell’aderenza terapeutica per asma-bpco, attivazione del Fascicolo sanitario elettronico, telemedicina (ecg, holter cardiaco e holter pressorio), screening del tumore al colon retto e al collo dell’utero così come per diabete e ipertensione, supporto al paziente in assistenza domiciliare integrata. L’elenco arriva dal documento che il sindacato titolari – con l’avvallo di Assofarm e Fofi – ha presentato giovedì scorso al tavolo del ministero della Salute sulla farmacia dei servizi, cui partecipano Fimmg, Simg e Fnomceo per i medici, Fnopi per gli infermieri, Cittadinanzattiva per i malati e Agenas per le Regioni. L’obiettivo è quello di definire un “menù” di servizi per ciascuno dei quali il tavolo (già dalla riunione in programma per domani) dovrà disegnare interventi e competenze delle diverse professioni, con l’obiettivo non solo di individuare “chi fa che cosa”, ma elaborare anche gli indicatori di processo per misurare costi e benefici di ogni singolo servizio (e dunque la loro utilità per il Ssn). Una volta completata e approvata la griglia, toccherà alle Regioni selezionare i servizi ritenuti più utili rispetto ai bisogni del proprio territorio.

Per questo motivo, il documento elaborato da Federfarma definisce già in alcuni dettagli i contenuti di ciascun servizio. A proposito di aderenza terapeutica su asma-bpco, per esempio, l’attività di cui le farmacie si farebbero carico mira a «individuare i soggetti a rischio di riacutizzazione per mancata aderenza», il miglioramento dell’aderenza terapeutica «mediante questionari specifici», la misurazione dei «fattori sociali che potrebbero influire sul tasso di aderenza» e la riduzione «dell’incidenza di asma grave non controllata».

Per tale attività, prosegue il documento di Federfarma, si provvederebbe a reclutare i pazienti tramite gli elenchi dei mmg e i codici esenzione (ma i medici di famiglia hanno già obiettato che parecchi cronici non hanno codice di esenzione), mentre la somministrazione in farmacia dei questionari previsti dal programma – tre in tutto: Sociale, Act e Aderenza – avverrebbe «direttamente su supporto informatico». L’attività al banco, inoltre, comprenderebbe la «verifica del corretto utilizzo del device e l’educazione all’uso», il «counseling a pazienti non aderenti», il follow-up «con registrazione dei questionari Act e Aderenza (più eventuale esercitazione sul device)». I soggetti non rispondenti, infine, sarebbero invitati a recarsi dal mmg.

Segue il capitolo relativo ai servizi di telemedicina: le prestazioni che Federfarma vorrebbe includere nella sperimentazione sono ecg, holter cardiaco e holter pressorio, la prescrizione sarebbe demandata a medici di famiglia e pediatri di libera scelta, la rilevazione avverrebbe «in uno spazio riservato separato o separabile» della farmacia e i dati sarebbero «inviati al centro che poi restituisce il referto del cardiologo».

Per quanto riguarda gli screening per tumore del colon retto e del collo dell’utero (ma nell’ultima riunione del tavolo i rappresentanti regionali hanno posto un veto su quest’ultimo), il percorso proposto da Federfarma è quello già praticato in molte regioni: l’Asl seleziona la popolazione eleggibile e la invita a recarsi in farmacia per il ritiro del kit; al ritorno il farmacista invia i campioni in laboratorio tramite grossista, il laboratorio trasmette i risultati all’assistito e, nel caso, al mmg curante. Tramite piattaforma informatica, inoltre, le farmacie «tracciano l’anagrafica degli arruolati, la consegna dei kit, la raccolta e la consegna dei campioni».

Quanto agli altri due screening, su diabete e ipertensione, la proposta è quella di istituzionalizzare le due campagne del sindacato “DiaDay” e “Abbasso la Pressione” (quest’ultima limitata quest’anno alle sole rurali sussidiate aderenti a Sistema farmacia Italia, non più di 400 in tutto), con misurazione dei «risparmi indotti in termini di prevenzione» e valutazione dei «criteri di remunerazione per la farmacia aderente».