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Antibiotici, i genericisti europei: servono nuove politiche su prezzi e gare

17 Febbraio 2023

Nuove politiche di pricing che riconoscano il valore dei farmaci; meccanismi di appalto sostenibili che premino più aggiudicatari; stime più accurate dei fabbisogni stagionali. Sono le tre leve sulle quali è urgente un intervento delle autorità secondo il rapporto “Rafforzare la sostenibilità della supply chain dei farmaci generici” di Amr Industry Alliance, coalizione di oltre cento aziende del settore biotecnologie, diagnostica, generici e innovativi, istituita per dare risposte alla crisi globale della resistenza antimicrobica (Amr).

Il Report, realizzato dalla società di consulenza internazionale Cra Charles Rivers Associates,  ricorda che il settore dei farmaci off-patent produce e fornisce in Europa la maggior parte degli antibiotici necessari per controllare le infezioni batteriche. Per rispondere al problema delle recenti carenze registrate nelle catene di fornitura europee, dunque, servono con urgenza:

– nuove politiche di prezzo che riflettano il valore degli antibiotici essenziali, abbandonando il riferimento esclusivo al prezzo minimo;

– politiche di appalto sostenibili che premino più aggiudicatari, riducendo così i rischi di carenze (accordi quadro);

– miglioramento della predittività nell’evoluzione epidemiologica stagionale, per rendere la produzione di antibiotici adattabile al soddisfacimento dei picchi di domanda del mercato.

«La carenza di antibiotici registrata questo inverno è stata un perfetto esempio delle lacune politiche delle politiche di prezzo e rimborso che rendono la fornitura di antibiotici così fragile» commenta il direttore generale di Medicines For Europe, Adrian van den Hoven «per anni si è cercato soltanto il prezzo più basso con regole di gara restrittive. Entrambe le politiche hanno alimentato il consolidamento del mercato, rendendo difficile rispondere a picchi improvvisi della domanda. Abbiamo anche bisogno di una migliore previsione delle malattie in Europa per pianificare meglio la produzione prima delle stagioni infettive. Questi problemi devono essere affrontati nella prossima revisione della legislazione farmaceutica dell’Ue per combattere la resistenza antimicrobica».