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Farmaci veterinari, in vigore il Regolamento Ue. E’ allarme carenze

29 Gennaio 2022

In vigore da ieri, il nuovo Regolamento europeo 2019/6 sui medicinali veterinari rischia di generare per questo tipo di farmaci diffuse carenze in buona parte dell’Ue. L’allarme arriva dalla Fve, la Federazione dei veterinari europei, che nei giorni scorsi ha scritto una lettera alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per segnalare il pericolo. Tutto nasce dall’articolo 152, comma 2, del Regolamento, che detta nuove regole sull’imballaggio e sull’etichettatura dei prodotti veterinari. «Finora» scrive la Fve «l’interpretazione offerta dalle agenzie regolatorie europee e nazionali aveva lasciato intendere che la disposizione prevedesse un periodo transitorio di 5 anni, per dare tempo alle aziende di adeguare confezioni ed etichettature».

Poco prima di Natale, invece, i servizi giuridici dell’Unione hanno interpretato il regolamento in modo più stringente, escludendo il periodo di transizione. «L’immissione di nuovi lotti per tutti i medicinali veterinari in commercio rischia di fermarsi nel giro di giorni» avverte la Fve «ed entro poche settimane dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento ci sarà una carenza generalizzata in tutto il mercato Ue, che durerà per diversi anni».

Anche l’Aisa, l’Associazione delle industria del comparto salute animale, ha manifestato nei giorni scorsi le sue preoccupazioni in una lettera al ministero della Salute: a oggi, è l’allarme, non esiste un solo produttore di farmaci in Europa che sia in grado di soddisfare i requisiti previsti dall’articolo 152: se tale provvedimento verrà applicato dall’entrata in vigore del Regolamento, sarà impossibile immettere sul mercato prodotti conformi.