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Mercato Ssn, I semestre: in farmacia branded -17,6% “off patent” +8,4%

19 Settembre 2018

Gli off patent, ossia i medicinali a brevetto scaduto, rappresentano ormai a volumi il 21,95% del mercato farmaceutico complessivo (cioè tutte le classi: A, C e H) e il 13,14% a valori. E il comparto continua a crescere, perché nel I semestre 2018 gli equivalenti fanno registrare un incremento del 5,7% a unità e del 12,1% a valori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E’ la fotografia che emerge dai dati diffusi ieri nell’Assemblea pubblica di Assogenerici, l’associazione che rappresenta i produttori di “senza brevetto”. Complessivamente, dicono ancora le cifre, il mercato dei generici “puri” vale circa 1,84 miliardi in prezzi ex factory e copre il 17,6% del mercato farmaceutico nazionale complessivo, pari a circa 10,5 miliardi di euro (sempre in prezzi ex factory).

Il giro d’affari continua a gravitare principalmente sulla classe A, per un totale di 1,45 miliardi che rappresentano il 78,8% del totale della spesa per farmaci generici (l’89,5% a confezioni). Nel canale farmacia, in particolare, gli equivalenti assorbono il 29,3% dei consumi a pezzi, per una crescita sul semestre del 3,9%. Il trend “attutisce” la perdita registrata dagli esercizi farmaceutici nella spesa Ssn: tra gennaio e giugno, il giro d’affari del rimborsato è sceso del 4,3%, un valore che è la risultante algebrica del -17,6% evidenziato nel periodo dai branded e il +8,4% dei generici-equivalenti (sempre di classe A).

Ancora una volta, rivelano poi i dati di Assogenerici, il consumo degli equivalenti di classe A mostra forti divaricazioni a livello regionale. A guidare la classifica è la Provincia Autonoma di Trento, dove viene dispensato il 42,5% delle unità prescritte in regime di Ssn. Secondo territorio a maggior consumo di equivalenti la Lombardia (38,8%), seguita da Emilia Romagna (36,4%), Friuli Venezia Giulia (36,2%) e Valle d’Aosta (35%). Fanalino di coda Calabria (19,5%), Basilicata (19,8%), Campania e Sicilia (21% a pari merito).

Ammonta infine a 561 milioni di euro il totale del differenziale di prezzo pagato dai cittadini nel primo semestre dell’anno per ottenere il branded a brevetto scaduto invece del generico: l’incidenza più alta in Sicilia (58 milioni di euro, pari al 15,6% della spesa farmaceutica regionale del semestre), seguita da Lazio (71 milioni; 15,2%) e Molise (3 milioni; 14,9%). Per quanto riguarda il mercato ospedaliero, gli equivalenti in classe A e H assorbono il 26,1% dei consumi a volumi e il 2,1% a valori. Ai farmaci esclusivi (cioè con copertura brevettuale o senza generici corrispondenti) resta il 35% dei consumi a pezzi, che valgono però il 92,8% della spesa ospedaliera.