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Parafarmacie, tre le sigle che rimangono al tavolo di concertazione della Fofi

19 Settembre 2018

Davanti alla proposta della Fofi di una concertazione sul futuro della parafarmacia si spacca il fronte delle sigle che rappresentano i farmacisti degli esercizi di vicinato. Perché al “no grazie” pronunciato lunedì da Fnpi (Federazione nazionale parafarmacie italiane), Mnlf (Movimento nazionale liberi farmacisti), Culpi (Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane) e Federfardis (Federazione farmacisti e disabilità onlus), ha fatto eco ieri il “sì” di Lpi (Libere parafarmacie italiane), Ftpi (Farmacisti titolari di parafarmacia) e Unaftisp (Unione nazionale farmacisti titolari di sola parafarmacia), che in una comunicazione indirizzata alla Fofi hanno espresso la volontà di «voler proseguire nel lavoro di approfondimento delle problematiche emerse nell’incontro dell’altro ieri con il Comitato centrale della Federazione».

A darne notizia una nota diffusa ieri dalla stessa Fofi, che «esprime apprezzamento per la scelta delle tre organizzazioni e ribadisce che il tavolo proposto dal presidente, Andrea Mandelli, rimane aperto in qualsiasi momento alle altre organizzazioni, che lunedì hanno espresso una posizione differente». Quella, cioè, di cercare nella politica e nella maggioranza di governo gli interlocutori con i quali discutere del futuro delle parafarmacie.