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Governance farmaceutica, il ministro Grillo: in arrivo a breve un nuovo «tavolo»

17 Luglio 2018

Nei prossimi giorni il ministero della Salute istituirà un tavolo per la riforma della governance farmaceutica, al quale lo stesso dicastero si presenterà con una proposta diretta ad assicurare al Ssn «i farmaci migliori al miglior prezzo». Lo rivela il ministro Giulia Grillo nell’intervista rilascia sabato al quotidiano romano Il Messaggero: «Vogliamo essere il governo del cambiamento» afferma la titolare del dicastero Salute «e non solo a parole». Il nuovo corso, spiega Grillo al giornale, si avverte già nella procedura con cui verrà scelto colui che dovrà sostituire Mario Melazzini alla direzione generale dell’Aifa: basta nomine al chiuso dei Palazzi, il successore salterà fuori da una selezione pubblica in cui conteranno i titoli. «E’ l’incarico più importante tra quelli che conferisce il ministero della Salute» avverte Grillo «giusto garantire la partecipazione non solo agli adepti dei ministri, ma a una platea ampia di cittadini. Cerchiamo curricula forti e comprovata esperienza, basta ad appartenenze di bandiera e logiche clientelari di partito».

Quindi il tavolo per la riforma della governance farmaceutica. Sul quale il ministro Grillo non dice nulla di più se non che la convocazione sarebbe questione di giorni. Ma già basta: da almeno due governi, quando si dice “governance farmaceutica” si intende payback, tetti di spesa, farmaci equivalenti e tutto ciò che può servire a tenere sotto controllo i conti del Ssn in materia di farmaci. Conti che da parecchio tempo non danno preoccupazioni dal versante della spesa convenzionata e fanno invece tremare i polsi dal lato dell’ospedaliera.

Come si diceva, già gli ultimi due governi hanno cercato di riscrivere la governance, passando da tavoli di concertazione ai quali erano rappresentati tutti gli attori del settore (dalle Regioni alla filiera passando per istituzioni, ordini e società scientifiche). Tutti i tentativi, però, si sono finora arenati sull’inconciliabilità delle opposte visioni: da un lato quelle del Mise e della Salute, per i quali le scelte dovrebbero essere calate in una strategia generale volta a proteggere e sostenere il comparto farma-industriale; dall’altro la visione delle Regioni, che volevano (e vogliono ancora) garanzie sulla sostenibilità prospettica della spesa ospedaliera. Ora che al tavolo i giocatori seduti dal lato del governo sono cambiati, la partita potrebbe prendere un altro verso. D’altronde, è ancora sotto gli occhi di tutti la convergenza che in tema di gare centralizzate si è registrata un mese fa tra il ministro Grillo e il coordinatore degli assessori regionali alla Salute, Antonio Saitta. Sarà forse proprio alle gare che il Ministro pensava quando al Messaggero ha parlato di «farmaci migliori al miglior prezzo»?